La Settimana Santa

La Settimana Santa a Ragusa

Uno degli eventi più seguiti e suggestivi è, di certo, la celebrazione della Settimana Santa a Ragusa. Particolare rilievo assumono i riti e le funzioni svolte nell’antico quartiere, a Ibla, nel quale una secolare tradizione si porta avanti immutata nel tempo. Dal 2016 proprio quest’evento che si svolge nell’antica Ragusa è stato iscritto nel Registro delle Eredità Immateriali della Sicilia. E, di fatto, si tratta di un bene prezioso perché racchiude in sé aspetti che ci tramandano la fede, la devozione e la cultura di un popolo, quello ragusano, in un periodo di spiritualità forte e fervente.
Tutti i riti e le funzioni sono basate su un aspetto centrale e fondamentale: l’adorazione Eucaristica delle quaranta ore (ricordando il tempo in cui il Cristo morto è stato trattenuto nel sepolcro) che si svolge nella Chiesa Madre di Ragusa, il Duomo dedicato al patrono S. Giorgio. Tutto ha inizio con l'ultimo venerdì di Quaresima, giorno dedicato all'Addolorata, con una secolare devozione che si manifesta nella chiesa di S. Giacomo con una funzione dedicata alla Madre sofferente. La sera dello stesso venerdì si svolge la via crucis per le vie dell'antico borgo. Si passa poi alla domenica delle palme, con la consueta benedizione di palme e ulivi nei pressi della chiesa di S. Giacomo (rito che si conclude con una processione fino alla Chiesa Madre di Ragusa dove sarà celebrata la messa e letto il cosiddetto "Passio", ovvero una lettura completa della Passione di Cristo tratta da uno dei quattro Vangeli). Dal pomeriggio in poi, e per i giorni successivi, fino al Martedì Santo, per poi riprendere il Venerdì Santo, si ha un susseguirsi di oranti processioni e riti tipici della devozione cattolica.
Protagoniste indiscusse della Settimana Santa sono le Confraternite, associazioni filo-religiose di laici che hanno come obiettivo quello di mantenere le pie devozioni, occuparsi delle chiese di cui sono titolari e provvedere alle opere di carità. Un tempo i confrati, per non farsi riconoscere, indossavano durante le processioni, una tunica e un cappuccio bianco.
Ogni confraternita è titolare di una Chiesa e di un gruppo statuario che la rappresenta durante le varie funzioni della Quaresima e che vengono portate in processione per le vie dell’antica città, fino alla Chiesa Madre laddove, nel frattempo, si svolge l’adorazione Eucaristica. All’arrivo di ogni gruppo statuario e della confraternita interessata, tutti i fedeli ascoltano le riflessioni e le meditazioni, chiamate fervorini, relative un argomento di interesse spirituale e che è legato anche al momento religioso che la statua rappresenta.
Sono attualmente sei le confraternite attive nell’antico quartiere e ognuna si occupa, da secoli, della processione in un determinato giorno della Settimana Santa.

Domenica delle Palme.

La Confraternita dell’Addolorata, costituitasi prima del terremoto del XVII secolo, ha sede attuale nella chiesa dell’Itria. È rappresentata dalla statua della Madonna Addolorata, trafitta dal pugnale.

La Confraternita della Maddalena fu fondata nel 1535 e la chiesa in cui ha sede è l’omonima chiesa della Maddalena. Rappresentata dalla statua di Maria Maddalena che contempla il crocifisso.

La Confraternita del SS. Rosario fu fondata nel 1747. Risiedeva nella chiesa di S. Vincenzo Ferreri (oggi appartenente al Comune e destinata ad Auditorium e sala mostre). Nel 1973 fu accorpata alla Confraternita della Sciabica, costituitasi nel 1648 che aveva la propria sede nell’antica chiesa di S. Giorgio. Oggi il nome è unico, Confraternita del SS. Rosario e del SS. Sacramento della Sciabica, la sua sede è la Chiesa Madre di Ragusa. È rappresentata dalla statua del Cristo alla Colonna.

Lunedì Santo.

L’Arciconfraternita di San Giacomo Apostolo fu costituita nel 1563. La chiesa omonima, all’interno dei Giardini Iblei, ne è la sede. La statua che la rappresenta è Gesù nell’orto degli ulivi, che raffigura il Cristo proprio nel momento in cui chiede: "Ma come? Dormite?".

La Confraternita della Buona Morte, fu fondata nei primi anni del 1500. Ha sede nella chiesa di S. Maria dello Spasimo, da molti conosciuta come Chiesa di S. Lucia a Ibla. Il gruppo statuario che la rappresentata è La Pietà.

Martedì Santo.

L’Arciconfraternita di S. Filippo Neri, fondata prima del sisma del 1693. La sua sede è la chiesa di S. Filippo Neri, il gruppo statuario che la rappresenta è la Veronica che asciuga il volto di Cristo.

Il Mercoledì Santo, presso la Chiesa Madre, si concludono le cosiddette “Quarantaore” di adorazione Eucaristica.

Il Giovedì Santo, nelle varie chiese di tutta la città si celebrerà la Messa In Cœna Domini nella quale, durante il memoriale dell’istituzione dell’Eucaristia, avviene il gesto simbolico della lavanda dei piedi. Successivamente alla messa, soltanto nelle chiese in cui è stata celebrata la messa, la pisside, con le ostie consacrate, viene “riposta” in tabernacoli adornati, detti “luoghi di riposizione” e, comunemente conosciuti come “I sepolcri”. Di fatto è un modo sbagliato di chiamarli perché nei luoghi si riposizione si adora Gesù Cristo, vivo e vero.

Culmine e fine della Settimana Santa è la processione solenne del Venerdì Santo.

A Ragusa sono due le processioni che si svolgono in contemporanea. Una nel nuovo centro abitato, molto più moderna rispetto alla seconda e nella quale, facendo fulcro la stupenda Cattedrale della Diocesi, la chiesa dedicata a S. Giovanni Battista, vengono portati in processione per le vie della città, i gruppi statuari rappresentanti scene della passione, di alcune chiese del centro nuovo centro storico.

La seconda, più antica (risale al XVI secolo così come la vediamo oggi, ma le sue radici sono addirittura precedenti) - ed è quella iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali di Sicilia - vede la centralità di tutto il quartiere antico con una processione che parte e rientra presso la Chiesa Madre di Ragusa, il bellissimo Duomo di San Giorgio. Le statue che saranno portate in processione sono unicamente due: l’Addolorata e il Cristo nell’urna, morto. La processione, che dura alcune ore, si sviluppa per tutte le vie di Ibla, toccando ogni quartiere ed è molto partecipata, con una fila che arriva a misurare alcune centinaia di metri. La caratteristica di queste processioni sono il mesto silenzio di preghiera contemplativa dei misteri della Passione di Cristo, interrotto soltanto o dalla preghiera orante e comunitaria o dalla musica della Banda cittadina; e la presenza di centinaia di fedeli in file ordinate che precedono il gruppo statuario, con in mano candele accese, segno della veglia e della preghiera.